Archivi tag: alpinismo

VIA FERRATA SCI CLUB 18

UN RITORNO A CORTINA PER RIVIVERE PASSATE EMOZIONI DI “CRODA”

Il Monte Faloria

Alleghe, giovedì 23 settembre 2010

Ore sei del mattino sveglia, puntata solamente per sicurezza ma era già una mezzoretta che avevo gli occhi aperti. Per qualsiasi alpinista è un’orario abbastanza normale alzarsi alle sei, anche perchè un’ora di macchina, da Alleghe, per arrivare a Cortina ci vuole. Erano anni che non provavo più una simile senzazione: un misto fra timore, per la mia lunghissima assenza dall’ambiente, ed estrema voglia di arrampicare per riavvicinarmi alla mia amata montagna: da ben dodici anni ero a digiuno da sport ed alpinismo.

Carlo e Nicola De Toni

La preparazione dello zaino è stato un rito: poche cose da metterci ma tutte indispensabili; imbragatura, cordino con doppio moschettone, casco, guantini da ferrata, qualche barretta energetica ed un paio di litri di “Gatorade” che poi ho visto mi è tornato utilissimo dandomi apporto di sali minerali non essendo più abituato a sforzi fisici così notevoli. Dopo una abbondante colazione, con la mia auto sono andato a casa di Nicola e decisi abbiamo imboccato la statale verso Caprile per poi risalire il Passo Giau. Bellissimo fare il Passo alla mattina presto non si incontrano macchine ed essendo già giorno, fra una chiacchiera e l‘ altra abbiamo anche avuto il tempo di ammirare il panorama.

Massimo Bassot e Carlo De Toni

Alle otto e mezza eravamo a Pecol, una frazione di Cortina, per prendere Carlo lo zio di Nicola ed alle nove imboccavamo un comodo sentiero appena sotto “Rio Gere”; in un‘ oretta eravamo all‘ attacco della ferrata. Qui ci siamo messi caschi ed imbrago, dopo poco abbiamo cominciato ad arrampicare. Già all‘ inizio ho avuto la prima difficoltà nel superare il primo passaggio facendomi anche qualche graffio, ma poco male: ero “supertranquillo”, avevo con me due compagni di arrampicata eccezzionali. Nicola un bravissimo alpinista con esperienza, nato sotto la maestosa parete del Civetta e Carlo un alpinista di vecchio stampo sempre vissuto a Cortina, uno di quelli con “la scorza dura” per non parlare dell‘ esperienza e soprattutto della sua tenacia: alla veneranda età di settantasette anni è da pochissimi arrampicare così bene e senza timore.

Nicola e Carlo De Toni

Carlo, e qui si vede la prevenzione e l‘ esperienza in montagna, aveva portato con se una corda da venti metri la quale mi è tornata molto utile: nei momenti in cui ero molto affaticato, Nicola mi assicurava  in maniera che io in sosta potessi lasciare la mani e le braccia dalla roccia per distenderle.

Carlo De Toni

La ferrata è continuata così fino alla fine con difficoltà crescenti, sempre espostissima e con tratti, se si vuol fare un paragone con l’ arrampicata classica, pari ad un quinto grado superiore. Abbiamo così superato canalini, traversi, paretine verticali a volte molto strapiombanti, questo per uno sviluppo totale di ferrata di settecento metri e di trecentocinquanta di dislivello in parete. Lungo il percorso abbiamo incontrato anche altri alpinisti, anche loro stupiti per le difficoltà sempre continue che presentava questo percorso, però tutti abbiamo detto che la “Sci Club 18” è stata studiata e costruita in modo ineccepibile con attrezzature di all’avanguardia e collocate con estremo criterio; basti pensare ai coni di gomma dura messi all’ inizio di ogni chiodo fisso per attutire la caduta nel caso un alpinista dovesse scivolare. A questo punto vorrei aprire una piccola parentesi per fare i complimenti alle Guide Alpine di Cortina D’ Ampezzo che fra difficoltà burocratiche e costante impegno hanno realizzato questa ferrata, vorrei ringraziare pure la Società Faloria e lo storico Sci Club 18, fondato a Roma nell’ anno 1930 da diciotto giovani che avevano la passione dello sci, per l’ apporto economico e di materiali.

Massimo Bassot, Nicola e Carlo De Toni

Siamo così arrivati alla fine e dopo un ultimo traverso ci siamo trovati in cima proprio vicino alla stazione di arrivo della Funivia del Faloria, abbiamo ripreso le forze mangiando qualcosina per poi prendere il sentiero di discesa che ci riportava a valle.

Ferrata Sci Club 18 - Targa in bronzo

Ho passato una fantastica giornata, e senza peccare di falsa modestia devo proprio dire che dopo molti anni che ero assente dall’ ambiente alpinistico sono stato tenace ad affrontare un percorso del genere; questo soprattutto grazie anche al supporto fisico e morale dei miei amici.

Ecco ancora uno Slide-Show con tutte le foto scattate durante la salita.

Non vorrei ripetermi farei ancora i Complimenti a Carlo perchè a settantasette anni ha arrampicato come un “Ciamorz” e ringraziare Nicola per le bellissime foto che documentano questa bellissima giornata trascorsa tra amici in semplicità ed allegria.

Un caro saluto a tutti, alle prossime avventure

Max Bassot